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martedì 22 aprile 2014

Occupazione ex casa del rifugiato, sul lungomare di Bari

Stiamo sostenendo l'occupazione dell'ex casa del rifugiato con i migranti del Cara di Bari Palese che negli ultimi mesi hanno portato in città, attraverso decine di mobilitazioni, le proprie rivendicazioni e la richiesta alle istituzioni di avere un tetto sotto il quale dormire. Richiesta rimasta inascoltata. Con loro ci sono le famiglie sgomberate il mese scorso da Villa Roth. Anche in questo caso, nonostante le tante promesse istituzionali, tutto è rimasto nell'indifferenza più totale. Così, ancora una volta, quando le istituzioni rimangono immobili, sono i soggetti sociali stessi ad autorganizzarsi per far rispettare i propri diritti e soddisfare le proprie esigenze di vita quotidiana. Ci si riappropria di uno spazio lasciato al degrado, alla speculazione e allo spreco dalla Regione Puglia. A questo punto alle istituzioni non rimane altro che riconoscere e di garantire il diritto all'abitare a tutti e tutte. Nelle prossime ore capiremo se la struttura è minimamente agibile per poterci vivere dignitosamente.
Stay tuned.

Rivoltiamo la precarietà

"Siamo migranti, veniamo dall'Africa, dall'Europa dell'est, da Bari e dintorni. Siamo senza casa e abbiamo bisogno di dormire in un posto dignitoso. Al momento dormiamo per strada. Questa è la ragione per la quale abbiamo deciso di entrare in questo edificio per farne una casa. Alcuni di noi dopo aver ricevuto il permesso di soggiorno, non potendo più sostare mal CARA di Bari Palese, a causa dell'assenza di un posto dove dormire, non hanno avuto altra scelta. Altri di noi avevano una casa e gli è stata sottratta."

Gli occupanti e gli abitanti


febbraio 2014

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