Il 2013 è stato un anno nero per l’editoria italiana,
che già veniva da due anni molto difficili. Un anno fatto di segni meno
sulle percentuali di vendita, di librerie chiuse (quasi sempre,
purtroppo, quelle indipendenti) e di editori che decidono a malincuore
di fermare le proprie pubblicazioni.
Per noi il 2013 è stato però anche il decimo anno (il primo libro di Alegre uscì il 12 ottobre 2003).
10 anni e quasi 100 libri pubblicati sono per noi un grande orgoglio,
un risultato forse impensabile all’inizio di questa impresa editoriale. E
che ci rende ancora, nonostante tutto, determinati ad andare
avanti, a resistere al vento che vorrebbe spazzar via chi si oppone allo
spirito del tempo e continua a fare libri per sgonfiare le favole dei
potenti, a produrre pensiero forte per trasformare la realtà.
Per provare a far quadrare dei conti che non quadrano mai, c'è stato e
c'è bisogno di più energie e idee per fare, diffondere e creare
dibattito sui nostri libri. Abbiamo aumentato il numero di iniziative e
presentazioni, costruito con grande cura il festival della rivista Letteraria,
incrementato le nostre presenze nelle Fiere del libro disseminate per
l’Italia, quadruplicato i nostri banchetti itineranti in tantissime
feste e iniziative. Non solo, ci siamo messi in rete con altri e abbiamo
fondato l’Associazione Odei, l’osservatorio degli editori indipendenti,
per difendere la bibliodiversità in un mercato editoriale
oligopolistico, proponendo iniziative comuni con cui affrontare un 2014
che si prospetta altrettanto duro.