Il processo presso il Tribunale di Bari verso 31 migranti, accusati di resistenza a
pubblico ufficiale, blocco ferroviario, interruzione
di pubblico servizio, danneggiamenti, violenza privata, risalente alla rivolta del 1^ agosto 2011 da parte di centinaia di richiedenti asilo del Cara di Bari-Palese è stato aggiornato al 7 marzo 2014.
Quelle ore e lunghi giorni, così come i mesi successivi (quando abbiamo avviato una raccolta fondi per l'assistenza legale agli arrestati), li abbiamo vissuti in prima persona a supporto delle rivendicazioni dei migranti "ospiti" del Centro di accoglienza richiedenti asilo; i quali per mesi, prima della protesta, avevano chiesto alle autorità compententi (governi locali e nazionali) di accelerare le pratiche per i permessi di
soggiorno e il riconoscimento dello status di rifugiati.
Cosa più facile in questi contesti è accusare i diretti protagonisti. A maggior ragione quando, da 'povere vittime' alle quali concedere carità ed assistenza, i migranti decidono di autorganizzarsi e ribellarsi a fronte delle negligenze e responsabilità dei governi e di chi lavora per loro.
Con alcuni articoli e reportage pubblicati nel 2011 (che trovate qui in basso) cerchiamo di raccontare la protesta di quei mesi e far emergere un semplice dato di fatto: quando la politica tace, è assente o fa finta di nulla le persone inascoltate, abbandonate, portate all'esasperazione prima o poi si rivoltano!
A distanza di due anni, le ripetute stragi politiche nel Mediterraneo, le ipocrisie dei diretti ed indiretti responsabili e complici, confermano una netta convizione: il nostro supporto alle rivendicazioni e alle lotte dei migranti non è barattibile; così come non lo è verso tutti quei movimenti reali che senza migrare si battono per rovesciare ingiustizie, discriminazioni, precarietà. Buona lettura...
Aprile 2011
Ritorno da Manduria
Reportage dalla tendopoli pugliese dove i migranti tunisini vengono
tenuti a bada in disprezzo del diritto e in condizioni spesso inumane
03 agosto 2011
Terra di lotte di migranti
Dopo l'emergenza "tunisina" i migranti della tendopoli di Manduria sono
stati spostati a Bari senza alcuna risposta alla loro condizione. E così
è cominciata la protesta
a cura di "Rivoltiamo la Precarietà"
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