E se Maria, “l’angelo biondo”, avesse avuto gli occhi scuri e la
pelle olivastra, invece che dei bei capelli biondi e un colorito roseo?
Se lo è chiesto Dezideriu Gergely, direttore del Centro europeo per i
diritti dei rom, di Budapest.
“La conseguenza più pericolosa dell’isteria che si è diffusa in
questi giorni è che ora viviamo nella paura che ci siano tolti i nostri
figli sulla base di percezioni sbagliate. Nessuno dovrebbe essere
giudicato sulla base della propria etnia”, ha detto al New York Times.
Tutto comincia il 16 ottobre quando, durante un’operazione nel campo
rom di Fasala, ad Atene, la polizia sottrae una bambina di circa quattro
anni, Maria, alla famiglia con cui era cresciuta perché il suo aspetto
non combacia con quello dei suoi presunti genitori. La coppia è stata
arrestata cinque giorni dopo per rapimento di minore.
La storia, su cui ancora si sta indagando,
non si configura comunque come un sequestro, eppure ha scatenato
commenti razzisti, un’ondata di possibili identificazioni di Maria con
bambini rapiti in tutta Europa e, soprattutto, varie false accuse di rapimento a carico di rom.
Falsi allarmi
Secondo un sito d’informazione serbo,
a Novi Sad un gruppo di skinhead ha cercato di sottrarre un bambino a
una famiglia rom perché era biondo. E in Italia la Lega Nord ha proposto
di schedare gli abitanti dei campi nomadi.
Due episodi più eclatanti sono avvenuti in Irlanda. A Dublino e ad
Althon, una bambina rom di sette anni e uno di due sono stati tolti ai
genitori perché avevano i capelli biondi e gli occhi azzurri. I bambini
sono poi stati riconsegnati alle famiglie dopo che gli esami del dna
avevano confermato la parentela. Il ministro della giustizia irlandese
ha aperto un’inchiesta sull’accaduto e ha invitato le forze dell’ordine a
non stigmatizzare la popolazione rom irlandese.
Filip Borev, un blogger rom britannico di 18 anni, commenta su Twitter:
"There ain't a single minority left in Europe that knows prejudice like the Rom do. We're on our own"
Il rapporto "segregare costa"
un'inchiesta sulla spesa per i ‘campi nomadi’ a Napoli, Roma e Milano.
Filip Borev, un blogger rom britannico di 18 anni, commenta su Twitter:
"There ain't a single minority left in Europe that knows prejudice like the Rom do. We're on our own"
Continua Borev sul suo blog:
“In Europa ci sono 12 milioni di rom. Ci sono rom poveri e rom ricchi,
rom grassi e rom magri e, mio dio, ci sono anche rom biondi. Poi ci
sono anche due rom in Grecia che potrebbero, o forse no, aver rapito una
bambina bionda che si chiama Maria. Due rom. Cioè circa lo 0,000017 per
cento della popolazione rom di tutta Europa. I mezzi d’informazione,
che sono come sempre razionali, hanno concluso che questa statistica è
scioccante. Sarete quindi sollevati nel sapere che il mondo è stato
messo in allerta sulla minaccia rappresentata dai rom europei per la
sicurezza dei vostri bambini (soprattutto quelli biondi)”.
Il rapporto "segregare costa"
un'inchiesta sulla spesa per i ‘campi nomadi’ a Napoli, Roma e Milano.
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